Efficacia e risultati delle azioni del progetto sono valutate, misurate e documentate attraverso le azioni di monitoraggio, sulla base del confronto con la situazione iniziale, con gli obiettivi prefissati e i risultati attesi. Sono stati individuati specifici parametri di valutazione e indicatori di risultato e sono stati presentati report periodici su tutti i risultati del progetto.
Dato che il presente progetto ha carattere innovativo/dimostrativo, quest’azione prevede la valutazione delle tecniche e metodi proposti.

Valutazione dei trattamenti in aree naturali e in altre aree pubbliche e private

Il protocollo di monitoraggio prevede sopralluoghi periodici presso le aree trattate, condotti dalla tarda primavera all’autunno dell’anno successivo al trattamento e l’inserimento delle osservazioni rilevate nel software per la gestione del programma di controllo. I dati da inserire nel software riguardano il numero progressivo dei monitoraggi effettuati in quel punto, i sintomi riscontrati da cui deriva l’eventuale necessità di un secondo trattamento.

Gli indicatori per la valutazione dell’efficacia dei trattamenti sono: i sintomi di fitotossicità presenti sulle piante, la loro morte o la comparsa di nuovi getti. Una pianta si considera morta se non genera nuovi ricacci dopo la ripresa vegetativa dell’anno successivo al trattamento. I sintomi di fitotossicità riscontrabili sulle piante trattate con iniezione, decorticazione con spugna ed endoterapia sono: ingiallimenti fogliari o imbrunimenti, caduta delle foglie totale o parziale, disseccamento di infiorescenze o samare, distorsione dei germogli, necrosi, morte dei rami, spacco del fusto, morte della pianta, presenza di nuovi ricacci o germogli dal fusto o dalle radici. La valutazione dell’efficacia dei trattamenti sulle piante trattate con il taglio si osserva in base alla presenza/assenza di germogli avventizi, ricacci o polloni radicali.

Le piante tagliate e trattate hanno dato nuovi ricacci in misura del 10-15%, oltre alla presenza di germogli originati dai semi già presenti nel terreno. I ricacci sono stati ritrattati, come previsto nel protocollo di intervento.

Delle piante trattate con decorticazione e spugna, l’80% non ha dato ricacci. Il restante 20%, costituito dalle piante di più grandi dimensioni (diametro >20 cm), presenta sia branche morte che vive, in quanto presumibilmente il prodotto chimico è stato traslocato solo in alcune branche. Tali piante sono state ritrattate con taglio e spennellatura.

Le piante trattate con iniezione (diametro >20 cm) sono morte in seguito al trattamento.

Valutazione degli effetti su altre specie arboree esotiche invasive

Nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia la Robinia pseudoacacia, specie aliena invasiva di origine Nord Americana, è molto presente. Per questo motivo la stessa strategia di controllo impiegata per l’ailanto è stata testata con successo anche sulla robinia in tre siti infestati. Infatti, le tecniche impiegate nel presente progetto sono utilizzabili su tutte le specie arboree e arbustive indesiderate.

Rapporti tecnici sui risultati

Rapporti tecnici sui risultati sono forniti da ISPA in occasione dell’attività di reporting alla Commissione Europea. I progressi ed i risultati del Progetto sono stati presentati sotto forma di 6 report (Inception, Midterm, tre Progress e Final Report) rilasciati all’inizio, durante e alla fine del progetto.